Come si sceglie un miele di qualità? Quali sono i parametri che ci permettono di capire se il prodotto che stiamo per acquistare vale il prezzo che costa? In questo articolo risponderò a questa e ad altre domande che spesso mi vengono poste quando si parla del prodotto principe delle api mellifere: il miele.
Molti di voi sapranno che esistono tantissime varietà di miele, oltre ai mieli millefiori in Italia possiamo vantare una produzione di circa 50 diversi tipi di miele monoflora.
Ma che cos’è un miele monoflora?
I mieli monoflora sono quei mieli che derivano in gran parte o principalmente da un solo tipo di pianta, ad esempio vi sarà capitato di vedere sugli scaffali questi mieli:
- Miele di Acacia
- Miele di Agrumi
- Miele di Girasole
e così via…
Per essere più precisi, un miele può riportare in etichetta un’indicazione che faccia riferimento all’origine florale o vegetale a patto che soddisfi questa condizione:
“se il prodotto è interamente o principalmente ottenuto dalla pianta indicata e ne possiede le caratteristiche organolettiche, fisicochimiche e microscopiche”. (D.Lgs. 179/2004 art. 3).
Se un miele monoflora risulta coerente con quello che viene riportato in etichetta (attraverso analisi organolettiche e di laboratorio) si dice che il miele in questione è rispondente.
In Italia esiste un Albo Nazionale degli Esperti in Analisi Sensoriale del miele, una sorta di “sommelier del miele” che sono in grado di riconoscere i profili organolettici dei vari mieli monoflora, e possono quindi suggerirci se un miele è rispondente o meno.
Senza entrare troppo nei dettagli, si tratta di una disciplina che attraverso l’allenamento permette di riconoscere sia la rispondenza dei vari mieli che la presenza di eventuali difetti come la fermentazione, la presenza di alcuni tipi di contaminazione, una cattiva conservazione dei vasetti, ecc.
Ma come può un normale consumatore acquistare un miele rispondente e di qualità senza essere necessariamente un esperto in analisi sensoriale?
Beh, per chi non vuole intraprendere il percorso di iscrizione all’albo, una valida alternativa può essere quella di fare riferimento al sito dell’Osservatorio Nazionale del Miele: https://www.informamiele.it/
Su questo sito vengono riportati anno per anno i mieli selezionati durante il concorso “Grandi mieli d’Italia“.
IL CONCORSO PER LA QUALITA’
I mieli presenti a questo concorso sono sottoposti sia ad analisi di laboratorio che ad analisi organolettiche, e solamente alla fine delle valutazioni vengono assegnate ai produttori più meritevoli da una a tre gocce d’oro.
Sul sito è possibile scaricare la guida completa in pdf, in cui sono presenti anche i contatti dei produttori.
Io personalmente trovo molto più comodo utilizzare l’app dedicata “3 gocce d’oro” (scaricabile gratuitamente sia per iOS che per Android).
Sull’app possiamo vedere se sulla mappa ci sono degli apicoltori premiati vicino a noi (ed eventualmente chiamarli direttamente), oppure esplorare i premiati al concorso in ordine per numero di gocce assegnate, per regione di provenienza, o per tipo di miele.
In questo modo potrete ottenere dei mieli di ottima qualità e magari iniziare ad avventurarvi nel mondo dell’analisi sensoriale del miele.
Purtroppo spesso si sente parlare di metodi casalinghi per individuare in maniera estremamente semplice un miele di qualità. Ebbene come abbiamo già accennato in questo articolo purtroppo questi metodi ad oggi non esistono, quindi che ci resta da fare?
Armiamoci del nostro cucchiaio ed iniziamo ad assaggiare!
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A presto!
Luca.
Dove non specificato in altro modo, le immagini utilizzate per questo articolo, sono di proprietà di Vitamina Bee, distribuite con licenza CC BY-NC-ND 4.0.
alma
complimenti sempre!
Miele falso: non solo sciroppi aggiunti! – Vitamina bee – Miele e dintorni
[…] spulciare il sito dell’Osservatorio Nazionale del Miele, come Luca vi ha raccontato in questo suo articolo. […]