L’apicoltore che mi ha venduto le famiglie ha deciso di regalarmi due delle tre arnie nelle quali mi aveva consegnato le api da trasferire, così non appena è capitata una bella giornata, mi sono messo all’aperto a ripulire per bene le vecchie cassette.
Si trattava di cassette a fondo fisso, con dei bei pezzi di cera e propoli ancora attaccati all’interno, che ho provveduto a raschiare e ad immagazzinare in un bidoncino di plastica. Consiglio: meglio effettuare l’operazione all’aperto perché la propoli poi si attacca OVUNQUE.
Pulendo le tre arnie sono riuscito a rimediare circa 100 grammi scarsi di propoli, tutto sommato un quantitativo più che sufficiente per i miei scopi.
Una volta completata la raschiatura delle arnie, è arrivato il momento di separare la propoli dalla cera e dalle schegge di legno.
A questo punto ho travasato tutto in un bidoncino e mi sono messo a separare a mano e con calma i componenti. Riconoscere la propoli è semplice, quando la si schiaccia con le mani prende subito una consistenza piuttosto gommosa e sprigiona un bell’odore balsamico.
Una volta separata la propoli dal resto, ho preparato un vasetto di vetro e vi ho inserito:
- 70 grammi di propoli
- 150 grammi di alcool denaturato.
Ovviamente ho optato per l’alcool denaturato, sia per ragioni economiche, sia perché lo scopo era quello di creare una sorta di impregnante e non un preparato commestibile.
Il barattolo è stato poi sigillato per 20 giorni per dar modo all’alcool di fare il suo lavoro. Durante questo periodo mi sono premurato di agitare il barattolo quotidianamente.
Devo dire che utilizzando queste dosi la vernice ottenuta risulta piuttosto carica, quindi mi è stato possibile diluirla ulteriormente con un altro po’ di alcool denaturato in fase di verniciatura, rendendola sufficiente ad effettuare due passate.
Questo impregnante protegge egregiamente l’arnia e le conferisce una bella colorazione, almeno a mio parere.
Certamente sarà bene dare una ripassata all’arnia dopo una o due stagioni, ma considerando il costo irrisorio ed il risultato finale, direi che ne vale sicuramente la pena.
Prossimamente vi renderò partecipi di altri esperimenti che ho fatto, così vi racconto anche che fine ha fatto quella cera vecchia.
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A presto!
Luca
fruttasdibosco
*^* waaaaa hai pubblicato l articolo sulla vernice! Vabbé ma tu sei troppo ingegnoso XD e fai cose molto, molto interessanti! É molto bello quel colore li e ora so un altro modo in cui in passato facevano il giallo insomma u.u
Maurizio
Ciao Luca, mi sembra una bella idea e un buon lavoro. Quello che ti chiedo: secondo te è possibile pitturare con quella miscela anche l’interno dell’aria?
Grazie
Un saluto
Maurizio
https leapidimaurizio.blogspot.com. blogspot. com
Luca
Ciao Maurizio, sì il colore finale è molto gradevole e anche l’odore devo dire. Ovviamente è bene dare una ripassata di tanto in tanto perché all’esterno non ha certo la durata delle vernici comunemente utilizzate.
Per quanto riguarda l’interno non penso ci siano controindicazioni anche se personalmente non l’ho mai fatto in quanto vedo che spesso e volentieri ci pensano le api ad “arredare” i propri interni.
L’odore di alcool all’inizio è un po’ forte per cui forse almeno per l’interno è meglio dar modo all’impregnante di asciugare per bene in un luogo arieggiato.