Ultimamente, un po’ per via del lavoro, un po’ per via degli impegni personali e degli oneri lavorativi in apiario, non ho avuto tempo/energie per aggiornare il blog, ma spero di riuscire a rimettermi subito in carreggiata.
Come accennavo in uno dei post precedenti, mi sono trovato a dover affrontare il problema di un alveare orfano con ape operaia fucaiola, quindi in questo e nei prossimi post descriverò alcune delle mie peripezie.
Vi starete forse chiedendo: ma cosa c’entra l’immagine di un telaino con del miele in un post dedicato agli alveari orfani?
Ebbene bisogna sapere che quando si ha un alveare orfano, le api operaie non hanno covata da allevare (in quanto sprovviste di regina), per cui provvedono ad impiegarsi in altra maniera: iniziano cioè ad immagazzinare scorte di miele, inducendo l’apicoltore neofita a credere, erroneamente, che il raccolto stia andando alla grande.
In questa situazione quindi, ci si trova con il nido pieno di miele, ma se non si interviene con tempestività si va incontro allo sviluppo di un’ape fucaiola (conosciuta al grande pubblico come operaia ovificatrice) ed all’inesorabile spopolamento dell’alveare.
COS’E’ UN’APE FUCAIOLA?
L’ape fucaiola non è altro che una normale ape operaia che, non sentendo la presenza dei feromoni della regina, inizia a sviluppare gli organi di riproduzione, normalmente inibiti dalla presenza della regina stessa e dalla presenza di covata.
Il problema però, risiede nel fatto che pur avendo organi di riproduzione funzionanti, questa operaia non effettua il volo di fecondazione ed è quindi in grado di deporre esclusivamente uova non fecondate. Uova non fecondate daranno origine solamente ad api di sesso maschile (i cosiddetti fuchi).
Dal punto di vista dell’apicoltore, una cassetta fucaiola rappresenta un bel grattacapo, in quanto se non si interviene, nel giro di breve tempo si va incontro al graduale spopolamento dell’alveare (una volta morte tutte le femmine operaie, i fuchi, non trovando più cibo, si spostano in altri alveari lasciando appunto l’arnia vuota).
È interessante però notare come questo meccanismo perfettamente naturale sia un ultimo disperato tentativo dell’alveare di tramandare il proprio patrimonio genetico.
I fuchi infatti, spostandosi da un alveare all’altro ed andando a fecondare altre regine, apporteranno il loro contributo per tramandare il patrimonio genetico e dare vita ad una o più nuove famiglie altrove.
Riconoscere un’arnia con ape fucaiola:
Il riconoscimento risulta piuttosto semplice, anche se i primi segnali possono trarre in inganno.
Nel mio caso, ad esempio, dopo aver cercato senza successo la regina durante più visite, mi ero messo il cuore in pace una volta notata la presenza di molta covata in cellette da operaia (più piccole di quelle che ospitano i fuchi).
Purtroppo non avevo messo in conto che nonostante le uova fossero state depositate in celle femminili, le operaie nutrici nei giorni successivi avessero poi provveduto ad allargarle in celle da fuco.
Al mio ritorno quindi ho trovato questa situazione:
Per intenderci, vi mostro la differenza fra questa ed un’altra mia arnia con covata compatta in celle da operaia:
Un ulteriore campanello di allarme, non sempre di facile individuazione, è rappresentato dalla presenza di più uova mal disposte sui fondi delle cellette.
L’ape regina infatti depone solamente un uovo per ogni celletta, mentre la fucaiola risulta molto più “approssimativa ed abbondante” nella deposizione.
Come si recupera un’arnia fucaiola?
La strategia migliore è ispezionare diligentemente le famiglie in modo da accorgersi della mancanza della regina prima che l’operaia inizi a deporre uova da maschio. Occorrono infatti all’incirca 3 settimane di orfanità per far sì che la fucaiola inizi a deporre, per cui se non si trova la regina per lungo tempo è bene intervenire fornendo covata fresca, una cella reale, oppure anche direttamente una nuova regina.
Se invece il danno è fatto, il procedimento che ho seguito è piuttosto semplice, anche se bisogna prestare molta attenzione durante le varie operazioni per non infastidire più del necessario le api:
- Si porta l’arnia a minimo 50 metri dalla sua solita posizione.
- Si scrollano a terra tutti i telaini accertandosi di liberarli completamente dalle api, e si svuota completamente l’arnia.
- Si riportano l’arnia ed i telaini nella postazione in cui si trovavano.
A questo punto le api riusciranno a far ritorno al proprio nido, mentre la fucaiola (che non è mai uscita dal nido, o che comunque non esce da diverso tempo) non sarà in grado di trovare la strada per far rientro all’alveare.
- Ora si inserisce una nuova regina (acquistata o allevata) chiusa nella apposita gabbietta con tappo di candito. Il tappo di candito verrà rosicchiato gradualmente dalle api, che quando avranno finito libereranno la regina e non la uccideranno essendosi ormai abituate al suo odore.
- Nel frattempo si lascia in pace l’arnia per qualche giorno e si torna a controllare che la nuova regina sia stata accettata con successo.
Nel mio caso l’inserimento è andato a buon fine, ed ho permesso così all’alveare di rinnovarsi ed avanzare verso l’inverno nel migliore dei modi.
Apprezzerei molto vostri commenti e domande su questo articolo! Usate il box dedicato ai commenti per farmi sapere cosa ne pensate. Iscrivetevi al blog o alle nostre pagine Facebook, Twitter, YouTube ed Instagram per avere sempre aggiornamenti in tempo reale!
A presto!
Luca
luca
grazie per le preziose esperienze che condividi. continua così
api101
Ciao, grazie a te per il commento e a presto !
alessandro
Ciao Luca,…
e se in un alveare orfano (da circa 22 giorni) di regina per imperizia mia dopo sciamatura (ho rimosso le celle reali lasciate senza controllare se ci fosse ancora la regina: sono al mio primo alveare…), c’e una cella reale opercolata ben sviluppata(ho visto la larva la settimana scorsa), ed alla mia ispezione oggi ho trovato segni di operaia “fucaiola”, (numerose celle maschili opercolate sparse ma concentrate su un solo telaino) … come mi comporto?
ci sono gia’ un numero proporzionalmente adeguato di fuchi adulti circolanti: mi verrebbe da pensare di rimuovere quel telaino di fuchi e sperare nella futura regina. inoltre le api hanno quasi saturato i telaini centrali col miele: ho alle due estremita’ solo favi vuoti: posso spostarli in posizioni piu’ centrali in modo da agevolare l’eventuale deposizione?
grazie,
Ale
api101
Ciao Alessandro! Purtroppo le celle reali delle fucaiole contengono sempre fuchi, e nella maggior parte dei casi non arrivano neanche allo sfarfallamento. Per orfanità protratte a lungo solitamente si consiglia di riunire quello che rimane con un’altra famiglia in salute, oppure si scrollano le api a distanza e si lascia che si ridistribuiscano da sole fra le arnie presenti nell’apiario. Se non hai la possibilità di fare questo, puoi tentare di salvare la famiglia scrollando i telaini da tutte le api (come riportato nell’articolo) e dopo 1/2 giorni acquistare ed inserire una regina già feconda nell’apposita gabbietta per favorirne l’accettazione. Concordo con la tua idea di spostare più all’esterno i favi con miele e portare al centro quelli vuoti per dar modo alla regina di lavorare bene.
In bocca al lupo e se hai altri dubbi scrivimi pure… e fammi sapere com’è andata!
Un nuovo sfizio… arnia Top Bar – L'apiario di Luca
[…] affrontare il problema di un’arnia con api fucaiole, ho deciso di sfruttare l’occasione per scrollare tutti i telaini a qualche metro di distanza […]
Un nuovo sfizio... Arnia Top Bar - Vitamina bee - Miele e dintorni
[…] affrontare il problema di un’arnia con api fucaiole, ho deciso di sfruttare l’occasione per scrollare tutti i telaini a qualche metro di distanza […]
Antonio
Il mio argomento è un po identico. Il 2 maggio, avendo un’arnia orfana, l’ho unita con un’altra dove c’era la regina. Entrambe erano frutto di sciami. Il 7 maggio, non ho visto la regina, ma covata un po sparsa al centro del telaino. il 30 maggio non ho visto la regina e tantissimi fuchi e le celle con covata viste precedentemente contenevano fuchi di cui molti morti entro le celle. Ho rimosso i telaini con covata maschile e ho inserito un telaino con covata fresca prelevato da altra famiglia.
Ieri, 7 giugno, ho visitato l’arnia e vedo: un’ape regina che gironzolava, il telaino inserito con covata senza accenno di cella reale, neppure l’ombra di covata fresca. Mi chiedo:
1) Se prima c’era una fucaiola che fine a fatto?
2) Se al 30 maggio non ho visto la regina (confermato da un amico) perchè ieri era presente?
3) Se questa fosse presente anche prima come mai non c’era covata?
Ringrazio per la gentile risposta.
Luca
Ciao Antonio, premetto che è veramente impossibile dare risposte a distanza a questo tipo di domande perché mancano molti elementi per poter effettuare una valutazione corretta.
Posso però lanciare qualche osservazione in merito.
La cosa migliore in queste situazioni è agire prima che arrivi la fucaiola, mi spiego meglio: generalmente quando non trovi la regina è bene cercare di trovarla alla visita successiva. Se ho capito bene non ci sono state ispezioni dal 7 al 30 maggio. È un lasso di tempo troppo lungo considerando che la famiglia era in “semaforo arancione”.
Quando la regina proprio non si trova è bene accendere un campanello d’allarme e lavorare con quello che abbiamo, cioè cerchiamo di osservare più nel dettaglio le uova.
Generalmente le fucaiole depongono in maniera molto sparsa e imprecisa, capita di trovare uova anche fuori dalle cellette, più uova nella stessa celletta, addirittura uova anche nelle cellette contenenti polline.
È probabile che la regina ci fosse, ma essendo proveniente da uno sciame potrebbe essere magari vecchia e non più performante.
Del resto non è possibile che sia sfarfallata dal telaino di covata che hai inserito (le tempistiche non combacerebbero, a meno che non ti sia sfuggita una cella reale pronta proprio su quel telaino).
Mi spiace non riuscire a darti risposte precise ma questo è tutto ciò che mi viene in mente.
Buon lavoro!
Anonimo
Grazie gentilissimo Luca,
Provo a spiegarmi meglio. In due arnie ho avuto minimo 9 sciami, dico minimo perchè quegli sono gli avvistati e raccolti. in un’arnia la regina del 2018 era marcata, e non l’ho mai più vista. quindi dovrebbero essere almeno 10 sciami. Man mano che controllavo, settimanalmente, mi accorgevo che in qualcuno non vedevo la regina, in una addirittura ha spicato il volo mentre controllavo. Allora cosa ho fatto, ho unito le famiglie deboli ad una forte con regina certa, son così tornato a 4 arnie. In questa che sembrava discreta vidi la regina inizialmente, alle visite successive non più, però vedevo covata, su più telaini tra l’altro non ben costruiti, quindi non mi preoccupavo più di tanto. Alla Visita del 30 maggio notai che ormai erano tutti fuchi e alcuni morti entro le celle, a dir poco bruttine e mal fatte (ho le foto).
Cosa ho fatto? Ho inserito un telaino con covata fresca. A distanza di 8 giorni speravo di trovare una cella reale in costruzione. Invece? Ho visto una regina, con telaini senza covata, ad esclusione di quella che inserii la volta precedente.
E’ possibile che sia piovuta dal cielo? Credo di no.
Se fosse fucaiola non avrebbe continuato a deporre comunque uova aploidi?
Ora mi chiedo aspetto con la speranza di un possibile, quanto raro, rimedio o accorpo con altra famiglia per recuperare le poche api operaie rimaste? Molti sono i fuchi presenti.
Grazie e buona domenica.
Luca
Come ho accennato nell’altro messaggio, è difficile dare consigli o effettuare diagnosi a distanza perché spesso sarebbe un po’ come tirare ad indovinare.
A questo va aggiunto il fatto che ognuno ha in mente un suo modo di fare apicoltura, ed è quindi ancora più difficile fare consulenza senza conoscere direttamente la persona ed il suo modo di lavorare.
Col nostro blog io e Silvia cerchiamo di presentare con parole nostre i paper scientifici nei quali ci imbattiamo durante i nostri studi.
Lo scopo principale è quello di incuriosire, e magari fornire a chi si avvicina al mondo delle api degli strumenti per potersi muovere con cognizione di causa.
Detto questo, molto positiva l’abitudine di tenere le annotazioni ad ogni visita; per avere un quadro più chiaro e completo della situazione io consiglio l’utilizzo delle schede alveare.
È scomodo compilare fogli mentre si svolgono le ispezioni, ma è uno strumento che ci aiuta molto a capire e a fare esperienza.
Si possono trovare online oppure anche sull’ultima edizione del libro di Alessandro Pistoia.
Spiacente di non poter dare una risposta precisa in merito alla tua problematica, ma con tutte le sciamature che ci sono state le variabili in gioco sono davvero tante.
Buon lavoro!
Anonimo
Grazie Luca,
Io facevo visita ogni settima e per maggior chiarezza allego il diario.
30/04/2019 No Regina No Covata
02/05/2019 Unisco arnietta, con regina e covata, con questa
07/05/2019 Non ho visto la regina ma c’è covata
14/05/2019 Non ho visto la regina ma c’è covata
21/05/2019 Aggiungo un telaino dalla 1° di scorte
25/05/2019 Aggiungo 4 telaini al melario (9)+ escludi regina
28/05/2019 Metto nutrimento glucidico sciroppo 50+50
30/05/2019 Famiglia in deperim. Celle morte, tanti fuchi, 2 vermi nel vassoio.
Aggiungo un telaino dalla 1 di scorte
07/06/2019 Vedo regina, no covata fresca, ne cenno di celle reali, 1 verme nel vassoio
Io forse sono stato ingannato inizialmente dalla covata di fuchi (ho anche le foto).
Ti aggiornerò a breve, ti auguro una felice domenica.
Antonio
Giuliana Modé
Buonasera,
Ormai ho la certezza di avere una famiglia fucaiola.
Circa un mese fa’ avevo prelevato due telai di covata e uno di scorta per fare una, nuova famiglia, lasciando orfana l’arnia madre con telai di covata e scorte, lasciando a loro il compito di crearsi la regina.
Domani scrollero’ i telai dalle api e riporterò L’arnia nella sua postazione.
Domanda :
Siccome ho un piccolo sciame che ho appena catturato con regina, potrei metterlo dentro l’arnia così le api quando ritornano alla base trovano già queste inquiline nella loro arnia e si accettano?
Grazie, per la risposta.
Luca
Ciao Giuliana, scrollando tutti i telaini con le fucaiole non ho sempre avuto un successo del 100%, per questo credo che siano importanti anche le tempistiche in questi casi (prima si interviene e meglio è).
Unendo questa famiglia allo sciame potresti creare un bel po’ di trambusto (specialmente se la fucaiola ha molte più api dello sciame) per cui è sempre bene avere a portata una regina o una cella da inserire al bisogno.
La soluzione migliore in assoluto a questo problema resta sempre la prevenzione. Bisogna sviluppare la capacità di capire immediatamente quando nell’alveare la regina è venuta a mancare ed intervenire tempestivamente prima che la fucaiola inizi a “far danni”.
Franco P.
Grazie della disponibilità e delle risposte che fornisci, attraverso le quali riusciamo a capirci qualcosa. Il 7 maggio 2020 ho recuperato uno sciame da un albero, lasciando il portasciami un intero giorno nei pressi dell’albero, l’indomani erano tutte confluite al suo interno. Le ho trasferite in un’arnia perchè erano troppe per rimanere nella piccola cassettina. alla prima ispezione mi sono accorto dell’assenza della regina, forse perchè non l’ho vista ma seguendo i post precedenti, ho visto una massiccia presenza di miele e assenza di covata. La domanda sorge spontanea: sarà una famiglia fucaiola ? Grazie.
Luca
Ciao Franco,
se non hai visto la regina e non ci sono uova sul fondo delle cellette è probabile che la famiglia sia rimasta orfana.
Lo sciame l’hai recuperato da poco, per cui magari controlla di nuovo in maniera accurata con occhi “freschi”, a volte aiuta.
Se la situazione non cambia è il caso di intervenire magari inserendo una regina, una cella reale oppure anche un telaio di covata fresca preso da un’altra famiglia.
Buon lavoro!
Perla
Ciao, volevo chiederti dopo quanto in un nucleo orfano le operaie diventano figliatrici? Più o meno quanto tempo passa per un motivo o un altro a portare un operaia a deporre?
Luca
Ciao Perla, la cosa non è immediata, per cui solitamente se durante le normali ispezioni non si riesce a trovare la regina e non si vedono nemmeno uova e/o covata fresca dovrebbe iniziare a suonarci un campanello d’allarme.
Indicativamente sui testi di riferimento si parla di all’incirca 3 settimane dalla scomparsa della regina, per cui se si fanno le dovute ispezioni c’è tutto il tempo per agire e prevenire lo sviluppo delle operaie ovificatrici.
Iwi
Ciao a tutti, sono un neofita e da poco più di un mese ho preso la mia famiglia da un apicoltore della zona…lui si è occupato del travaso dei telaini nella mia arnia e dopo alcuni giorni mi ha chiamato per andarla a prendere. Mi è stato consigliato essendo io neofita di aprirla il meno possibile per non rischiare di fare danni uccidendo la regina e sono stato rassicurato che lo sciame era ottimo e molto laborioso e che avrei dovuto solo aggiungere l’escludi regina e il melario ed aspettare metà agosto.Mi sono fidato e così ho seguito il consiglio, le ho lasciate tranquille e libere di lavorare in pace finché non ho notato una scarsa laboriosità, il che mi ha allertato e insospettito portandomi ad aprire l’arnia e dare un’occhiata. Bene il punto della situazione dopo poco meno di un mese ” maggio/giugno” è questo No covata-No regina-pochissima scorta – favi asciutti- molti fuchi- popolazione ridotta- 3 celle regine dischiuse ma ripeto nessuna presenza di nuove regine e ripeto nessuna presenza di nuova covata e nessuna presenza di regina morta e mummificato sul fondo. Secondo voi quale può essere la causa di tutto questo? È possibile che non ci sia una regina dopo 3 sciamature? È possibile avere uno sciame che rischia il collasso dopo neanche un mese dall’acquisto? Mi piacerebbe sentire il parere di un esperto prima di giungere a conclusioni affrettate. Grazie
Luca
Ciao Iwi,
lungi da me definirmi un esperto, ma proprio perché sei neofita dovresti aprire più di frequente l’arnia. E’ il modo più efficace per imparare, e non è nemmeno l’unico motivo per cui dovresti farlo. Se le api hanno problemi devi avere la possibilità di poterlo vedere e quindi intervenire tempestivamente.
Per rispondere alla tua domanda, la causa di tutto questo è dovuta principalmente a due cose:
1) Cattivo consiglio da parte di chi ti ha venduto le api. Gli alveari vanno ispezionati! E lo dico senza entrare nel merito della qualità della famiglia che ti ha venduto, perché senza averla vista non posso esprimermi.
2) Purtroppo sei stato negligente, è necessario avere una formazione adeguata per custodire le api, o quantomeno avere la possibilità di appoggiarsi al consiglio di chi ha una buona esperienza.
Se hai altri dubbi scrivi pure.
barbara
Ciao Luca, ogni tanto leggo il tuo blog. Mi piace il modo in cui riorganizzi quello che osservi. Ti scrivo per porti 2 questioni.
A) FUCAIOLE: ho una regina un po’ attempata. Questa primavera ho pulito l’arnia dalle fucaiole e la famiglia si è ripresa. Morale da circa 2 mesi ho una manciata di api f. in un’arnia a 50 m dal vero apiario. Da dove le avevo scrollate sono riuscite ad entrare in quell’arnia dove ancora sopravvivono. Cosa succederebbe se le unissi adesso?
B) TRATTAMENTI: è da poco che ho le api, non ho mai trattato. In primavera se vedo che hanno il nosema dò loro solo del kefir d’acqua e frutta. Il test dello zucchero e del barattolo mi terrorizza. Cosa ne pensi? tratti le tue?
Luca
Ciao Barbara, nella descrizione del punto A c’è qualcosa che non mi torna: le fucaiole se la regina è presente non ci dovrebbero essere affatto. Se è molto attempata è probabile che il problema sia proprio la sua fertilità in esaurimento. La realtà però è che è estremamente difficile fare diagnosi online, anzi spesso è facile essere fuorviati anche avendo sott’occhio i telaini!
Un consiglio che mi sento di dare però è di evitare di tenere arnie con poche api, o comunque famiglie scarsamente popolose. Queste api sono spesso più suscettibili a patologie, che possono essere poi trasmesse ad altri alveari sia in maniera diretta che indiretta.
In merito ai trattamenti, non so in quale regione ti trovi, ma qui in Emilia Romagna sono obbligatori almeno due trattamenti (estivo ed invernale).
Ci tengo a sottolineare che è bene somministrare alle api soltanto sostanze autorizzate, sia per la cura delle patologie che per il nutrimento d’emergenza. Non dimentichiamoci che le api sono insetti e non è detto che ciò che può far bene a noi vada bene anche per loro. Anzi, in alcuni casi vale proprio il contrario.
Io fin dal primo anno tratto le mie api con acido ossalico gocciolato: in estate con blocco artificiale di covata (ingabbiando la regina) ed in inverno aspetto il blocco spontaneo.
Che cosa ti terrorizza riguardo al test dello zucchero a velo? Si tratta di un test utile per valutare il livello di infestazione delle famiglie, anche se in questo periodo più che da valutare c’è da trattare.
Lo zucchero a velo puoi utilizzarlo per controllare il tasso di infestazione delle api al di fuori dei normali trattamenti, ad esempio può servirti per capire se in alcune famiglie è necessario un ulteriore intervento di emergenza.
Oppure anche dopo aver trattato puoi utilizzare lo zucchero a velo per capire se il trattamento è stato sufficientemente efficace.
Ovviamente se sono stato poco chiaro o hai altre domande scrivi pure, buona giornata!
Gennaro
Salve anche io ho avuto un problema con delle arnie vendute da alcuni miserabili appartenenti ad una associazione. Di cui uno con varroa e l’altro con ape fucaiola. Grazie ad dei consigli di una persona esperta dopo aver messo in quarantena la prima e curata apprpriamente lo unita all’altra dopo averla accuratamente scrollata.sono in attesa di avere risultati dopo aver acquistato una nuova regina.conclusioni fidarsi e bene non fidarsi è meglio.vi aggiorno sui eventuali sviluppi.il tutto mi è costato circa 200euro e tanto tempo.
Luca
Ciao Gennaro, purtroppo nelle compravendite le trappole sono sempre in agguato. Ci vuole esperienza e se il venditore è disonesto a volte non basta nemmeno quella. Ci spiace per la tua brutta esperienza e speriamo tu riesca a risanare le api al più presto.
In bocca al lupo!
Lombardi Davide
Cosa succede se una famiglia rimane orfana in ottobre? Non avendo possibilità di procurarsi una nuova regina, le api riuscirebbero a passare l’inverno?
Luca
Ciao Davide, con le giuste condizioni potrebbero anche svernare.
Dovresti essere però pronto ad inserire una regina molto presto all’inizio della prossima stagione e non è automatico che la accettino subito. Molto dipende anche dalla zona d’Italia in cui ti trovi, il clima gioca un ruolo fondamentale e negli ultimi anni non è che ci si possa fare affidamento più di tanto.
Insomma, ci sono molte incognite ed è per questo che forse la soluzione migliore è quella di unire con un’altra famiglia.
Ezio
Ciao, io a marzo ( in questi giorni) ho notato che ci sono solo celleda fuchi ma ho trovato la regina. ho provato a portare via di qualche metro la regina ed abbandonarla ed inserire un telaino con covata fresca di un’ altra arnia. Dopo tre giorni ho controllato ed ho notato che non avevano fatto la cella reale e la regina era tornata. Ho anche pensato che se avessero costruito la cella reale e fosse nata una regina , questa non avrebbe trovato maschi a fecondarla. Vero? Cosa fare ora? Grazie ciao
Luca
Ciao Ezio, la produzione di fuchi è già iniziata ma per quanto riguarda qualità e quantità tutto dipende un po’ dalla zona climatica in cui ti trovi.
Purtroppo dare consigli online specifici sui singoli casi risulta molto difficile perché mancano tante informazioni fondamentali.
Le opzioni tuttavia rimangono sempre:
• L’inserimento di covata fresca
• L’inserimento di una nuova regina acquistata o allevata da te
• La riunione con una famiglia più forte
Avendo sott’occhio la situazione poi devi essere tu a valutare il livello di urgenza.
Buon lavoro!
Paolo
Ciao complimenti per l’impegno!
Volevo solo dirti che forse il titolo è sbagliato.
ARNIA fucaiola…l’arnia è la casa che gli uomini offrono alle api ma non produce fuchi!
In genere si dice che una FAMIGLIA è fucaiola!
Detto questo continua così che vai bene!
Saluti
Paolo
Luca
Ciao Paolo e grazie per il commento!
La scelta del titolo è motivata dal fatto che le parole chiave più utilizzate nella ricerca su questo tema (all’interno del nostro blog) erano appunto “arnia fucaiola”.
Insomma il titolo è stato scelto col solo scopo di aiutare chi cerca informazioni in merito e magari non sa di preciso che cosa cercare.
Confido nel fatto che leggendo già le prime righe dell’articolo i lettori o le lettrici comprendano che non è l’arnia a produrre fuchi.
Stat
Ciao Luca,qualche settimana fa il mio alveare era bello e forte e ho deciso di smielare,poi è arrivata un po’ di pioggia e oggi lo ho controllato…ebbene all’interno non c’è nemmeno l’ombra di un ape. Né viva , né morta…cosa può essere successo?
Luca
Ciao, è sicuramente molto strano ma senza altre informazioni e senza poter vedere l’alveare purtroppo è impossibile fornire una risposta precisa.
Raffaele
Grazie per le istruzioni, chiare e precise, ho un arnia che non controllavo da tempo strapiena di fuchi, con piccole cellette di regina, e cellette con più uova e da fuoco.
La tecnica mi pare buona e cercherò di applicarla.
Se non troverò una regina da acquistare vorrà dire che farò comunque i due trasferimenti di andata e ritorno e inserirò un telaietto da un’altra arnia nella speranza che allevino una nuova regina.